La consorteria
A partire dagli anni ’50, invece, il sempre più intenso trasferimento delle famiglie dalle campagne alla città, creava una difficoltà alla produzione di Aceto Balsamico a causa dei più limitati tempo e spazi disponibili, rischiando che si perdesse la nobile tradizione. Provvidenzialmente, nel 1967, Rolando Simonini, direttore di banca e sponsor della locale fiera di San Giovanni a Spilamberto, organizzò per l’occasione una disfida fra i migliori aceti. Fu chiamata “Palio dell’Aceto Balsamico Naturale”, ed ebbe grande successo al punto che per dare seguito alla iniziativa che aveva visto partecipare una cinquantina di produttori, venne fondata la “Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena- Spilamberto“. Questa associazione di piccoli produttori determinerà, negli anni a venire, una rivitalizzazione delle nobili produzioni famigliari. Le iniziative della Consorteria richiamavano l’attenzione di numerosi enogastronomi e giornalisti. A fronte del grande interesse da parte del mercato, i principali produttori con il supporto della Camera di Commercio e della Consorteria ottennero nel 1987 la protezione del prodotto come Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOC (Denominazione di Origine Controllata) e i produttori associati in consorzio iniziarono la sfida commerciale sia a livello nazionale che internazionale. Per poter distinguere l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena dai numerosi condimenti proposti e realizzati secondo procedure non omologate né certificate, fu chiesto dalla Camera di Commercio al giovane designer automobilistico Giorgetto Giugiaro di progettare una bottiglietta esclusiva affinché diventasse marchio e simbolo del prezioso prodotto. Questa bottiglietta da 100 ml, imbottigliata esclusivamente nei centri di imbottigliamento autorizzati dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, quando chiusa con l’apposito sigillo numerato costituisce l’unica vera garanzia di autenticità e di qualità, come dettato dal Disciplinare di Produzione. Nell’anno 2000 è stata ottenuta la protezione europea come Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P (Denominazione di origine Protetta), e nell’anno 2009 il Ministero italiano ha affidato la tutela del prodotto al Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.