L’importanza di questa piccola mela è data non solo dalle rare peculiarità intrinseche per le quali si riconoscono, ma anche dal prodotto che ne deriva dalla sua trasformazione.La tradizione ci ricorda la conosciutissima "mostarda di mele campanine" che veniva consumata nei gelidi mesi invernali ed accompagnava le giornate di festa dei nostri nonni. La mostarda, come la confettura di mele campanine o mista (mele campanine, succo d’uva, mele e pere cotogne, bucce di arance, etc), continua ad essere prodotta e consumata da esperti degustatori.Negli ultimi anni si è cercato di ricavare un trasformato della mela campanina, la “polpa di mela campanina” della bassa modenese che è un prodotto esclusivamente al naturale, ottenuto attraverso una sorta di "polpa grattugiata" a temperatura relativamente bassa per non disperderne le importanti sostanze contenute nel frutto fresco.

Il marchio di tutela Il Marchio "Mela Campanina di Modena" è stato realizzato dalla Camera di Commercio di Modena in collaborazione con il GAL e l'Unione Comuni Modenesi Area Nord. Il marchio collettivo "Tradizione e Sapori di Modena" è finalizzato alla tutela delle tipicità agroalimentari modenesi. E' di proprietà della Camera di Commercio di Modena, che sorveglia sul corretto uso dello stesso direttamente o avvalendosi delle verifiche di un Organismo di controllo terzo e indipendente.