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«Mi sorprende l'ingenuità di chi ha pensato di avere tra le mani un documento "scottante" e ha pensato bene che fosse necessario consegnarlo alla stampa, credendo di fare il bene dei cittadini, per frenare l'incapacità gestionale di tutti noi - dichiara il Presidente dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord Alberto Calciolari - e immaginando una 'implosione' a breve dell'Unione; quel documento è una relazione conoscitiva che come Giunta dell'Unione abbiamo richiesto alcuni mesi fa alle Dirigenti Barbara Bellentani e Francesca Mattioli, a cui va tutta la mia stima e riconoscenza per il lavoro svolto.
Quella relazione, ormai risalente a più di un mese fa, è stata un momento di sintesi sulle riflessioni per la futura riorganizzazione dell’Unione, con l’intento di favorire un approfondimento sul riassetto previsto dall’1 gennaio 2023. Il percorso che si sta seguendo dimostra come l’Unione abbia assoluta consapevolezza delle importanti decisioni che è chiamata ad assumere, contemperando strategie, scelte organizzative e sostenibilità economica futura. Dalla data del 7 giugno, con la sentenza definitiva del Consiglio di Stato sul recesso di Mirandola, le dirigenti hanno provveduto a dare risposte concrete ed operative, cogliendo l’opportunità della trasformazione in un efficientamento della struttura unionale. L’Unione ha rassicurato in merito alla funzionalità dei servizi dal prossimo 1 gennaio 2023. Il nuovo modello garantisce continuità nelle funzioni fondamentali in capo all’unione, quale soggetto amministrativo di cui tutti i comuni hanno inevitabilmente bisogno. E’ innegabile il ruolo importante che le Unioni ricoprono sul territorio a supporto degli enti, soprattutto in un periodo in cui solo i modelli associativi possono garantire la realizzazione degli investimenti pubblici assegnati da Regione, Stato ed Europa. Così come è avvenuto nella ricostruzione di questo territorio modenese, già duramente messo alla prova nell’ultimo decennio».
«I risultati di questo lavoro - continua Calciolari - saranno a breve convogliati nell’accordo definitivo di separazione dal Comune di Mirandola in cui le priorità sono state garantire i servizi alla collettività e tutelare il personale interessato dalle reinternalizzazioni. La dirigenza, nella nota che è stata indirizzata ai sindaci, ha sottolineato come al primo posto siano a cuore le esigenze dei cittadini e dei dipendenti, che con dedizione da anni lavorano all’interno di questa struttura. L'Unione, dal proprio canto, andrà avanti per rappresentare l'intero territorio e incidere sulle politiche distrettuali».

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Ultimo aggiornamento: 20-05-2024, 22:47