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«Le notizie che arrivano in merito al parere favorevole del Ministero dei Lavori Pubblici, con il rilascio nei giorni scorsi della 'dichiarazione di pubblica utilità' del piano di investimenti presentato da Autobrennero, comprendente il progetto Cispadana, ci riempie di gioia; ma quello annunciato è solo un passo di un processo avviato da tempo e che richiede ancora diverse tappe per arrivare a conclusione - dichiara il presidente dell'Unione Comuni Modenesi Area Nord Alberto Calciolari - con la società Autobrennero che dovrà comunque partecipare a una gara per la concessione autostradale della struttura che collega Modena al Brennero. Confidiamo che i tempi di questa gara siano i più serrati possibile e che presto si possa davvero ragionare del progetto che questo territorio attende oramai da troppi anni.

Chiediamo che la Regione nel frattempo, come annunciato, riapra la Conferenza di servizi per l'approvazione in via definitiva del progetto della Cispadana, per esaurire l’iter progettuale preliminare all’avvio della sua realizzazione. Infine, un altro tema in cui attribuiamo grande rilevanza: il Piano presentato da Autobrennero è incentrato sulla sostenibilità e l’intermodalità. In ragione della collocazione della Bassa Modenese, l’incrocio fra la futura Cispadana e l’asse ferroviario del Brennero offre le precondizioni per puntare a realizzare anche un transit point ferroviario per far viaggiare materie prime in arrivo e prodotti finiti del nostro Distretto produttivo anche su ferro. Importante ribadire che nella Bassa Modenese si concentra una realtà produttiva che corrisponde a oltre il due per cento del Prodotto Interno Lordo nazionale. Il Piano di sviluppo della Bassa Modenese che abbiamo adottato come Unione dei Comuni prevede già di realizzare uno studio di fattibilità su un transit point ferroviario nel nostro territorio. Questa prospettiva è rafforzata dall'intermodalità degli investimenti sul corridoio europeo e l’autostrada del Brennero, cui la Cispadana ci collegherà, salvaguardando così nel tempo la competitività del nostro distretto industriale biomedicale che deve competere nel mondo. Il gap infrastrutturale di oggi non garantisce questa competitività nel tempo e noi dobbiamo colmarlo per poterla assicurare».

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Ultimo aggiornamento: 20-05-2024, 22:47